Nessuna scadenza temporale per dare avvio ai lavori e possibilità di ampliare o di demolire e ricostruire sia gli edifici residenziali che quelli a uso produttivo o artigianale, commerciale e turistico-ricettivo. E' una vera e propria riforma della disciplina edilizia il piano casa della Valle d'Aosta contenuto nella legge n. 24 del 4 agosto 2009. Il provvedimento, pubblicato ad agosto sul Bollettino ufficiale, entrerà in vigore non appena la giunta avrà definito, con l'approvazione di una o più delibere ad hoc, gli aspetti operativi (l'obiettivo è farlo entro la fine dell'anno).
Gli ampliamenti. I cittadini della Vallée potranno ampliare i propri immobili, in deroga ai Prg, fino a un massimo del 20% del volume esistente a patto di garantire i livelli di consumo energetico del fabbricato originario. Per far partire i lavori sulle prime case sarà sufficiente depositare la Dia.
La sostituzione edilizia. Gli interventi di demolizione e ricostruzioni sono concessi per gli edifici costruiti prima del 31 dicembre 1989 e potranno essere effettuati, con bonus di volumetria fino al 35%, a patto che nella ricostruzione sia previsto un sensibile abbattimento dei consumi. Se la riqualificazione sarà, però, inserita in un programma integrato, in un'intesa promossa da regione o comuni oppure in un piano urbanistico di dettaglio (Pud) di iniziativa pubblica e privata, il premio di cubatura potrà salire fino al 45% del volume esistente.
Le esclusioni. Sono esclusi dal piano casa gli edifici abusivi o inedificabili per legge: sarà tuttavia possibile intervenire anche in aree inedificabili, nelle zone protette, nei parchi e su fabbricati vincolati se le autorità preposte rilasceranno un nulla osta.